BIOGRAFIA
IL PITTORE ATELLANO
Luigi Marruzzella (Atella di Napoli, 10/01/1931) è cresciuto nel nido artistico del papà Umberto e con lui ha, letteralmente, creato fin da piccolo i colori con i quali abbellire e istoriare le case di Orta, dalle più ricche alle più umili. I muri prima inespressivi ed anonimi, acquisivano vita e si impreziosivano di figure e paesaggi formalmente derivanti dalla tradizione classica ma innovativi nei colori e nelle particolari personalizzazioni che gli autori immettevano. La creatività di Marruzzella è coltivata e venuta fuori dalla gente, dal territorio e dalla conoscenza del carattere stesso dell’eventuale committente. Famose erano le tele da essi montate, incartate e impreziosite al soffitto di salotti e stanze da letto: figure angeliche nei volti ma spesso procaci forme di popolane ortesi prorompevano dai veli dorati. Dalla “bottega paterna” ha ereditato I’inconfondibile humus naif che, via via, ha modernizzato nei tratti dei personaggi del sacro e del profano.
Dai piü remoti e giovanili “quadri” di vita vissuta nel contado e delle abitudini agro-artigianali del territorio, Luigi ha interiorizzato una carica di umanità e vitalità esuberante che ha trasfuso in un romanzo non scritto ma potentemente “pennellato” nel libro delle sue numerosissime tele. Predomina in tutto la bellezza della vita, la passionalità sociale che egli, se fosse stato un oratore, avrebbe detto a voce forte. Per l’artista parlano le esuberanti forme di tradizione greco-pompeiana e la maestria della tecnica più recente che, all’apice della maturità espressiva, fa sintesi di tradizione umanistica e nuovo futunismo.
Grazie a Luigi e ad altri suoi colleghi (tra cui Sabino a lui più vicino) Orta vanta una tradizione culturale-pittorica degna erede del passato secentesco ma, ancora di più, deve la sua genesi nel remoto espressivo, comunicativo e mimico del pagus Atella.
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