374. Gilberto Villela

Gilberto Villela

OPERE

BIOGRAFIA

Gilberto Guimaraes Villela Jr.

 

Sono brasiliano, nato a Rio de Janeiro nel 1952. Psicoanalista e psicoterapeuta, vivo a Roma da sedici anni. La mia formazione artistica è in gran parte autodidatta.

Mia madre è stata un’artista e insegnante di Belle Arti, mio padre, scienziato biochimico, conferenzista internazionale è stato un ricercatore presso la rinomata Fondazione Oswaldo Cruz (FIOCRUZ). Era appassionato per la biodiversità della natura e per le molteplici manifestazioni della cultura umana. Grazie alla loro formazione culturale sono cresciuto in un ambiente in cui mi è stata favorita la sensibilità, il fascino per la vita e la natura e le molteplici manifestazioni della bellezza.

Durante l’infanzia e l’adolescenza, disponevo di sufficiente materiale artistico e avevo la consuetudine di dedicarmi al disegno e alla pittura, sperimentando così varie tecniche. Ho sempre avuto una grande libertà espressiva e in questo sono stato naturalmente facilitato dall’influenza positiva trasmessami da mia madre, la quale ancor prima di dedicarsi alle Belle Arti, visse un esperienze di espansione e creatività nell’ambito dell’Arte nell’Educazione, frequentando la Piccola Scuola d’Arte del Brasile (Escolinha de Arte do Brasil) di Augusto Rodrigues e Noêmia Varela, a Rio de Janeiro.

Ho frequentando lo studio dell’artista plastica Maria Teresa Vieira a Rio de Janeiro, la quale mi ha sensibilizzato a seguire l’impulso espressivo spontaneo o “l’impeto” come lei lo definiva.

La motivazione principale nella mia attività pittorica è la realizzazione di un esercizio “transazionale” in cui poter sviluppare una interazione tra l’emozione e il pensiero, l’intenzionalità e il gesto spontaneo, l’astrazione e la figurazione, il tutto proteso verso la costruzione di uno stile espressivo personale.

Osservo criticamente e riflessivamente le espressioni artistiche del nostro tempo. Dipingere nei nostri giorni, è anche un modo di superare il malessere tipico del mondo contemporaneo, dove tutto sembra essere stato già fatto o detto. Ho fiducia nelle illimitate possibilità dell’espressione creativa. Ritengo utile e necessario il mantenimento del tradizionale uso di un supporto. Il suo abbandono, come spesso si osserva nella produzione dell’ arte contemporanea, ha portato alla “quasi scomparsa” della pittura.

Mi indispone inoltre l’ostinato uso della violenza, il culto della morte, la cultura del cattivo gusto e la sempre più estrema provocazione, elementi questi molto presenti in gran parte della produzione dell’arte contemporanea. Tali tentativi sembrano un mezzo per esorcizzare il malessere della vita contemporanea se non modi per compiacere il mercato. A mio avviso riducono il valore estetico dell’arte a un semplice strumento per colpire e richiamare l’attenzione del pubblico. Non penso che si debba conservare il concetto del bello come inteso nell’arte classica, ma cogliere l’opportunità di ricrearlo nel mondo di oggi.

Socio delll’ (AAAGP) Associação da Amizade e das Artes Galego Portuguesa.

 

Mostre collettive :

– Atelier dell’artista Maria Teresa Vieira – Rio de Janeiro, 1992.

– Hall del Club Militar di Rio de Janeiro, 1993 .

– Congresso Brasiliano di Psicoanalisi, Hotel Gloria, Rio de Janeiro, 1993.

– Galleria Europa, Rio de Janeiro, 1994.

– Dialoghi Creativi – Psicoanalisi e Arte, Galleria del S.E.S.C. Copacabana , Rio de Janeiro,1999.

–  2° Biennale Internazionale di Palermo (www.biennaledipalermo.it) Palermo,  2015.

–  “Europa-Brasil, uma so arte”, mostra itinerante dal 2014 al 2016 in diverse città brasiliane con la

(AAAGP) Associação da Amizade e das Artes Galego Portuguesa.

 

CONTATTI

Web-site: www.artmajeur.com/valegloria;

www.premioceleste.it/artista-ita/idu:75842

E-mail: gilguimaraes@libero.it

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