Massimiliano Andreoni‎

Il tempo

Il tempo è la pena, il dolore, il rimpianto,
quell’arma che il fato ha usato per noi,
è un arco lucente, la freccia dorata,
che anno per anno non fu mai lanciata.

Il tempo è una linea, mai dritta né chiara,
che solo a ritroso ritrovo più netta,
che un giorno, bambini, ci ha fatto sognare,
dimentico poi del nostro pudore.

Il tempo è anche quello che è stato sospeso,
che a volte è sembrato non essere il mio,
sì rapido o lento, mutevole e strano,
mi ha fatto pensare che fosse già scritto.

Un giorno, un’estate, il tempo è girato,
tra stelle, parole e musiche antiche,
cocciuto e deciso a tornare indietro,
mostrando paziente la strada da fare.

Il tempo ci ha attesi, stagione di pioggia,
ha spento domeniche, suonato le note,
ci ha visti bagnati nel mare d’aprile,
ci ha visti più stretti davanti a un camino.

Il tempo è poi quello che ho atteso di te,
lancette che contano minuti e secondi,
inquieto ho invocato, sofferto, sperato
che niente potesse legarti le ali.

Il tempo è ora il sogno, l’amore, follia,
un mare profondo che noi navighiamo,
un dono bellissimo che è l’oggi, il presente,
un sogno vissuto che come la pioggia
invade ogni anfratto, disseta la terra,
e dà nutrimento al nostro domani.

02 settembre 2017

Massimiliano Andreoni

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