‎Massimiliano Andreoni‎

Di tristezza e silenzio intagliata
Afferro le parole
che cadono dal cielo
in un mattino limpido
che accenna a disgelare.

Stringimi forte
come solo tu puoi fare,
girati e guardami,
non tenere gli occhi
fissi su quel bagliore.

Fammi entrare,
come hai fatto col cuore,
nei tuoi pensieri cupi
anche se non li capisci,
quando sono bisbigli,
lacrime senza voce,
lamenti privi di dolore,
parole mutilate,
perché troppo è il fardello
che si portano dentro.

Dimmi della tua solitudine
di tristezza e silenzio intagliata
e non temere,
non può farmi più male.

Prova a chiedere scusa,
che non l’hai fatto quasi mai,
a mormorare un desiderio,
inseguire un sogno,
e pagare finalmente il conto.

Osserva il prodigio della vita
e guarda il miracolo del tempo
che ci ha acciuffati,
incrociando i destini.

Le parole le proteggo
prima che si allontanino
nel buio di una sera
che accende già le stelle

18 dicembre 2019

Massimiliano Andreoni‎ 

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