CAPIRE
Sono di nuovo sola con me stessa
Davanti a questo mare immenso
E sconosciuto di antica sapienza
Che ritorna con forza prepotente.
Mi immergo con tutti i miei pensieri,
Sprofondo negli abissi del nulla,
Mi lascio andare alle onde dei ricordi
Che mi cullan in un dolce sentire.
Nelle vestigie del tempo antico
Ritrovo i sentimenti perduti
Rivissuti in una dimensione
A temporale
Là dove spazio e tempo
Non esistono e son fluttuante
Insieme ad emozioni e suggestioni
Che risveglian le memorie.
Il cielo ed il mare si confondono
E in fondo si staglia il faraglione
Imponente domina il versante
Chiedendo riverenza e comprensione.
Ascolto l’energia silente
Che stranamente mi avvolge
e mi porta lontano creando
Inusitate vibrazioni colorate
Sono e non sono…
ho voglia di capire
E in quella grande roccia
Cerco di ritrovar me stessa.
Sulle onde dei ricordi
È iniziato un nuovo viaggio
Inatteso e non sperato
Nel tempo ormai andato
Ma in chi cercar conforto
Che forza possa darmi
Se non c’è convinzione
Che mi aiuti nell’ andare?
E tu sei là… inerte…
Non sai cosa fare
Perché ti preoccupa e spaventa
Ciò che credi sia irreale
Intanto il tempo passa
Ed io entro in conflitto…
So di chieder troppo
A chi non può capire
È un mondo sconosciuto
In cui non sai por fede
Sei fermo a ciò che vedi
E in quella nebbia attendi
Che il tempo, solo il tempo
Possa dirti che fare…
Dalla silloge “Gocce di rugiada” di Maria Carrassi
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