Luigi Grassi‎

LG 0258 – Lungo il percorso del Clitumno
Dimensioni: cm. 56,5 x 26,5
Produzione: Anno 2014
Tecnica : Olio su cartone pressato
Descrizione: Un vero gioiello naturalistico dell’Umbria, le Fonti del Clitumno, per le suggestioni che evocano, sono il luogo ideale per comprendere l’intreccio tra religiosità e ambiente. Qui polle d’acqua dagli intensi colori ed una lussureggiante vegetazione creano un ambiente di imcomparabile bellezza. Dedicate al Dio Clutumno, personificazioni del fiume che qui proferiva ai suoi oracoli, già famose in epoca romana e celebrate da Properzio, Plinio e Virgilio nei loro scritti, queste acque hanno ispirato nei tempi più recenti poeti come Byron e Giosuè Carducci, pittori come Corot e ancora oggi sgorgano dalle fratture della roccia e vengono raccolte in un delizioso laghetto. Uno specchio d’acqua con un perimetro poco più lungo di 400 metri per una superficie di quasi diecimila metri quadrati. In questo piccolo laghetto numerosissime specie vegetali contribuiscono a dare quella caratteristica per cui le Fonti del clitumno sono note. Il muschio, le fanerogame, la coda di cavallo acquatica, la mestolaccia, la brosca increspata, la gamberaia maggiore, il nontiscordardimè delle paludi, il nasturzio acquatico, detto anche crescione sono solo alcune delle piante che si trovano all’interno del laghetto. Intorno alle rive sono gli alberi a caratterizzare l’ambiente, in primo luogo il pioppo cipressino, che d’estate si riveste di un fitto fogliame. Poi, i salici piangenti ed i cipressi la cui diffusione viene fatta risalire alla moda che si diffuse a Parigi negli anni ’40 del secolo diciannovesimo di queste piante che, si dice, davano ombra alla tomba di Napoleone a Santa Elena.

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