MARIA
Fonte di languida natura
inintelligibile e splendente d’antica stirpe
… Gambe di porcellana giungono al mio covo
placando la sete liliale, legittima vergine
su lenzuola macchiate di sangue e fango fresco
Odora di antico tempo la terra sui tuoi sandali consumati
Le strade di Betlemme non conoscono rugiada, ne fiori freschi
Sconosciuto velluto di una celeste veste
Apri le tue braccia incontrando la mia angoscia
Commovente Madonna
dispnea di un refolo respiro
pervertito nella notte
Baciarti fino alla luce dell’alba
per soddisfare la mia impudicizia.
nella viziosa carnalità d’essere umani;dissolutezza ,eccesso
Arrendendomi allo splendore della sua eterna amarezza
ancora ho caldo il talamo nel piacevole ricordo
della sua morbida carezza
Al di sotto delle stelle la tua carne è come la mia
…Maria…
D.S.