Crepe di luna.
Il peso del vento
la mia poesia è figlia di vicoli stretti
e crepe di mura sotto una luna piena
Sempre gli stessi panni stesi ad asciugare
Un mare antico e stanco
che non sa più cantare amore
Onde che sulle rive non sorridon più.
Infrangendosi sugli scogli sembrano bestemmiare
infastidite e oscure.
Non ha più poesia una grande città ammalata
Ho lasciato Napoli per sempre
dove l’aria vissuta cementifica anche l’anima.
Fra le ciglia di novembre
gocciola il tempo
Di milioni di persone
rimpiango soltanto mia madre.
D.S.