Roseti ai poeti
e ai miei occhi feriti
nel misto di umano e divino
spine di stelle fisse nel cuore.
Albero secco
fusto nero forte ai raggi del Sole
Leva nel Cielo i suoi rami bruni
…e il vento caldo e rabbioso gli racconta soltanto del mare.
Sulla sua cima il corpicino in putrefazione e fetido
di un giovane passero
gli occhi che hanno vissuto nell’azzurro
non si richiudono mai da soli
Ogni giorno quell’albero mi regala pensieri di gioia.
Rami secchi, pieni di foglie , mi danno riparo
…e con i colori della solitudine , indovino il verde a venire.
Davide Scuotto