STELLE
Se guardi il cielo,
le stelle sono i miei occhi,
gli stessi occhi che d’un sospiro greve
ressero il dubbio e tacquero la pena,
sopra il perdono poi crocifissi esangui.
Non c’è memoria quando l’Amore è inganno,
sulla collina sono inumati i giorni
né distratto viandante sosti a frugare
tumuli spenti sotto nefanda luna.
Si accavallano i soli,
spezzi le ore nel sordo spasmo
di una tenaglia al ventre,
le pareti un sudario vuoto al compianto,
dalla finestra schiusa entra la notte.
E sgomenti, improvviso, mentre ti perdi
dentro quel cielo dai mille occhi silenti.
Daniela Ferraro da “Piume di Cobalto” Aletti editore