Rumore di ossa rotte
Un volo libero senza freni
un volo che libera la mente
rilassa l’ anima
Hai volato
Hai staccato i piedi e hai volato
Il pesante fardello che ti accompagnava
non hai portato con te
Qualcuno ti ha vista libera cadente,
stella cometa
i capelli risucchiati in alto
come se mano nascosta li afferrasse
per trattenere il tuo andare
Dalla disperazione narcotizzata
hai aperto le braccia al vento
che ruvido ti ha avvolto il viso
Gli occhi aperti, ma chiusi già alla vita,
hanno visto distanze diminuire
oggetti crescere, volti comparire
Un brivido breve sconvolgente
ha attraversato il tuo meridiano d’essere
percuotendo le tempie e rimbalzando sul cuore
Nulla era più importante
Domenica mattina sotto casa gente in movimento,
due occhi colgono il tuo ultimo viaggio
Ormai orizzontale vinta dalla gravità
parallela a quella terra che indifferente ai tuoi passi
non si girava più al tuo passaggio
non rispondeva al tuo saluto
non ascoltava le tua ansie
Ed ora eccola lì ad un palmo da te
Ti sospendi un attimo
E nell ‘ultimo respiro raccogli tutta te stessa
quella che sei stata e quella che non sarai più.
Rumore di ossa rotte
Ancora rimbomba nelle orecchie e nei cuori
di chi cieco, ora incredulo, ti ha amato
ma non capito il tuo ultimo sguardo di saluto,
il tuo ultimo respiro di dolore
Hai finito il volo
Corpo adagiato sul suolo
leggero senza ansie
senza vita
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