Auschwitz
Occhi distolti dai colori della vita,
ora ricoperti dal grigio della paura,
si guardano intorno in cerca di conforto
Capi abbandonati su braccia esauste
Corpi ripiegati come nidi abbattuti
Si fermano i respiri, apnee di vita
Trasudando dai corpi si materializza la paura
Ha il puzzo della morte annunciata
e il suo putrido contamina l’anima
già spenta e disciolta nell’acido dell’odio
DC 27/01/15
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