‎Massimiliano Andreoni‎

Alberi

 

Li sento
dentro di me.

Crescono e
si scuotono
come se li muovesse
il vento che
mi si agita dentro
e mettono radici,
sempre più
profonde.

Si bloccano il respiro
al primo gelo
e sembrano morti
fino a quando
anche il cuore
non si riscaldi.

A volte
mi risucchiano ogni energia,
altre volte,
muovendosi
come se ci fosse una tempesta
mi ricordano
che io ci sono,
che esisto.

Alberi,
che perdono le foglie,
vaganti tra le mie cellule,
mi ricordano l’autunno
e mi fanno pensare a te.

Stanotte sembrano dormire.

Erano piegati,
sotto il peso dei loro rami,
sotto quello
di questo lungo inverno.

Poi ho visto te,
e adesso,
dopo così tanto tempo,
posso dormire più quieto,
poggiando il capo
vicino alla loro chioma.

30 gennaio 2019

Massimiliano Andreoni

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