Massimiliano Andreoni‎

Svegliarsi ieri

Come svegliarsi all’improvviso
senza sapere dove sono,
sconosciuta la stanza, misteriosi gli oggetti,
e non c’è neanche un suono.

Pian piano tornare al tempo dell’oggi,
guardare quel quadro e farmi domande
se quello che sento esiste davvero,
se quello che vedo mi inquieta la mente .

E se fosse un sogno, realistico e vero,
e io stessi ancora dormendo sul letto,
con quale pozione, in quale momento,
potrei veramente squarciare il suo velo?

Se sogno o son sveglio, se questo è il mio dubbio,
se il tempo è reale oppure illusorio,
lo so che c’è altro che sfida le leggi,
non ha convenzioni, né regole o patti.

Mi sono svegliato senza saperlo
senza conoscere il mio sonno profondo,
senza sapere che il nuovo giorno
era soltanto l’alba di ieri.

Ci ho messo un po’ ad aprire gli occhi,
pur stropicciati e assai malridotti,
ma il ritornare al tempo passato
è stato come una cura felice.

Perché se il vento non ci ha mai smarriti,
e neanche il tempo è trascorso invano,
ho respirato in un solo istante,
tutto l’amore stringendo la tua mano.

Ora respiro e sento che l’aria
scorre veloce e mi vibra dentro,
ora le foto che osservo stupito
non sono più di un tempo perduto,
perché quel fuoco che ci scalda il cuore,
che arde e sfavilla se siamo vicini,
ha sempre brace, tizzoni e scintille,
e come il tempo che ci ha accompagnati,
non smette mai il suo ciclo vitale,
ci unisce i cuori e non ci ha mai lasciati.

23 novembre 2016.

Massimiliano Andreoni

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