Massimiliano Andreoni‎

Oltre il vuoto

Anche quando la notte
è buia,
e fredda come questa.

Anche quando sei
smarrita e
imprigionata
da spettri che ti inseguono,
e l’aria mi avvelena.

È proprio in quei momenti,
tremendi e maledetti
che gridando nel vuoto
si fa pena il dolore
non perdo la mia strada,
né il mio cuore il suo battito,
né il sogno la speranza
o la vita il suo senso.

Perché tutta la mia
è chiusa in questa stanza
mentre ti bacio il collo
e le mie dita intrepide
solcano la tua schiena.
Intanto le tue labbra
si schiudono più lievi
scoprendoti serena.

E a niente più rinunci:
né gioia, né memoria,
o cura e dedizione,
né cuore, né passione,
coraggio,
mare e sole,
e afferri il desiderio,
ti stringi alle mie braccia,
e serri forte i fianchi
nell’acme del piacere.

Massimiliano Andreoni

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