Massimiliano Andreoni‎

Le tue radici
Scruti lo sguardo,
da sempre è con te:
alba o tramonto, brezza o scirocco,
lo hai visto ogni giorno e non ti ha mai perso,
ti ha condotto per mano,
ti ha atteso la notte,
ti ha spinto la bici stringendo i suoi occhi,
tra un piccolo fremito di antica paura
e una corsa grande per prenderti al volo.

Osservi quel volto,
ti appare più stanco,
più perso nel vuoto
ma sempre vicino,
vicino al tuo cuore,
la mano accogliente,
seppur con fatica ti sposta il cuscino,
fa spazio lì accanto e aspetta il tuo abbraccio,
attesa di un cuore che conosce a memoria,
da quando quel giorno ha udito il suo battito.

E pensi a quel viso,
smarrisci il tragitto,
sei in mezzo ad un guado tra pena e dolcezza,
tra bene e timore, tra gioia e dolore,
ma sai che c’è sempre un filo ormai eterno,
è nella tua borsa tra chiavi e rossetto,
che non puoi scordare, lasciare o smarrire,
che segna la strada, illumina il buio.

E guardo i tuoi occhi,
mi esplodono dentro,
mi colmano il cuore e incantano i sensi.
Stropiccio il mio filo da poco trovato,
rimasto per anni sospeso ad un cielo,
ti stringo le mani, mi blocco il respiro,
ti sfioro la guancia, carezzo le labbra,
e passo le dita tra ciocche più nere,
ti amo e ti aspetto, dall’alba al tramonto,
c’è sempre un riparo che attende il tuo cuore.

08 febbraio 2017

Massimiliano Andreoni

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