Gianfranco Italo Tricolore

Gianfranco Italo Tricolore

” INUTILMENTE MIA”…..

 

Dopo una notte di sogni un dubbio m’ angoscia,

sognavo un pianista, suonava piangendo

lacrime rosse senza sapore.

Ognuna cadeva, cadeva nel vuoto

come una goccia di lava rovente,

e ogni goccia di pianto si dissolveva

su un tasto ingiallito del suo pianoforte,

suonando una musica strana,

a volte stonata, a tratti attraente.

Dopo una notte di sogni un dubbio m’ angoscia.

Udivo una voce, una voce notturna

e non era la tua,

cantava parole di polvere bianca

assuefatte da un rito che non cessa mai,

e c’ erano i venti di mare con urla sbiadite,

portavano in grembo la vita e la morte

in un volo azzardato, straziante,

turbante, poi lacerando quel rosa d’ amore

sulla tua pelle.

Una luna di carta, quegli occhi di ghiaccio

e un cuore gigante come una sacca

piena di stanze,

un cuore rapito dalla sua storia

da cui non potrà mai più fare ritorno.

Dopo una notte di sogni un dubbio mi angoscia.

Sognavo di te e della tua pelle,

di quei capelli come fresca sorgente

e le tue braccia avvinghiate al mio collo

con quel profumo di raro diamante,

sognavo di te inutilmente mia

che accarezzavi il mio animo esangue,

sognavo di te inutilmente mia

che mi baciavi bruciando la carne

come fa il fuoco alla paglia morente,

sognavo di te inutilmente mia,

sognavo di te e solo di te.

Dopo una notte di sogni un dubbio m’ angoscia.

Sognavo di te e inutilmente,

sognavo che tu non eri più mia,

sognavo di te inutilmente,

sognavo che tu

non sei mai stata mia.

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