Davide Scuotto Crepe di luna.

Davide Scuotto

Crepe di luna.

 

Il peso del vento

la mia poesia è figlia di vicoli stretti

e crepe di mura sotto una luna piena

 

Sempre gli stessi panni stesi ad asciugare

Un mare antico e stanco

che non sa più cantare amore

 

Onde che sulle rive non sorridon più.

Infrangendosi sugli scogli sembrano bestemmiare

infastidite e oscure.

 

Non ha più poesia una grande città ammalata

Ho lasciato Napoli per sempre

dove l’aria vissuta cementifica anche l’anima.

 

Fra le ciglia di novembre

gocciola il tempo

Di milioni di persone

rimpiango soltanto mia madre.

 

D.S.

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