Daniela Cavazzi‎

Tormento

Subbuglio di spasimi scombina i pensieri
che vorticano nell’anima affamata di te
Tormento del corpo che disidrata lo spirito
Cercami
non più come mi ricordi
ma, ormai, come morta
che respira a fatica aria di vita putrida

Tormento del cuore che ingrigisce, bruciato dal silenzio

Se mi vuoi,
non aspettare che i miei passi tornino da te
non ne riconosceresti il suono

Arsa di follia, cenere ammucchiata in terra
che il vento disordina e disperde
eliminando corpose tracce di un’esistenza tronca di scopo
sento sparire lentamente l’eco di risa e giochi

Silenzio assorda il mondo
nulli i contorni in questo grigio opaco
rendono tutto indifferente

DC 11/10/13

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