Tormento
Subbuglio di spasimi scombina i pensieri
che vorticano nell’anima affamata di te
Tormento del corpo che disidrata lo spirito
Cercami
non più come mi ricordi
ma, ormai, come morta
che respira a fatica aria di vita putrida
Tormento del cuore che ingrigisce, bruciato dal silenzio
Se mi vuoi,
non aspettare che i miei passi tornino da te
non ne riconosceresti il suono
Arsa di follia, cenere ammucchiata in terra
che il vento disordina e disperde
eliminando corpose tracce di un’esistenza tronca di scopo
sento sparire lentamente l’eco di risa e giochi
Silenzio assorda il mondo
nulli i contorni in questo grigio opaco
rendono tutto indifferente
DC 11/10/13