263. Sergio Cosentino

OPERE

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BIOGRAFIA

Dal 1976, anno in cui sono nato, trascorse ben poco tempo perchè la mia vena creativa prendesse il via, e ancora oggi come un ruscello che crea il suo corso adattandosi di volta in volta alla morfologia del suolo sino a giungere al mare, così il mio estro tende verso quel mare collettivo, in cui l’arte diviene eterna e si fa bagaglio dell’umanità.
Credo sia stato  l’ambiente scolastico a far sbocciare questa mia inclinazione quando la mia cara maestra di scuola elementare elogiò per prima l’armonia dei colori che veniva fuori dai miei primi scarabocchi e in seguito  il mio forte desiderio di ricreare disegnando, tutto ciò che di particolare vedevo intorno a me, nella vita di ogni giorno,  sia che mi suscitasse una semplice simpatia come i  cartonianimati preferiti, sia un senso di grandiosità come le immagini del cosmo o il fascino delle antiche locomotive di cui ero appassionato o i monumenti del passato simboli di grandi civiltà e città d’arte.

Quindi ho  iniziato a destreggiare  matite e pennarelli  colorati  per  rendere “mio” ciò che percepivo come qualcosa di irraggiungibile oltre che bello, naturalmente dovevo saper copiare e riportare su scala le varie dimensioni , e a circa 9-10 anni sviluppai da autodidatta buone capacità nel disegno tecnico e nella prospettiva.
Dal 1985 in poi trovai interessante anche saper ritrarre i volti delle persone  destando la  curiosità e lo stupore di amici e parenti. Terminata  la scuola media , non scelsi studi artistici,forse volevo dimostrare a miei di essere un ragazzo più studioso,che non era solo un artista con la testa per aria , fu così che optai per una scelta più impegnativa come gli studi classici.
Per quanto il mio rendimento scolastico fosse buono, mi ritrovai presto con  un grande senso di insoddisfazione, probabilmente fino ad allora avevo trascurato il mio naturale  modo di esprimermi, ma me ne resi conto che ero già diplomato e pronto per cominciare un percorso universitario.
Non avevo intenzione di continuare con i soliti studi, la nostalgia di esprimere la mia creatività  e inventiva mi portò a scegliere inizialmente la facoltà di architettura, ma per quanto fossi  entusiasta,non trovai le risorse intellettive per far fronte a studi diversi da quelli con cui ero stato formato al liceo, tentai  anche  altri percorsi universitari,ma in realtà dentro di me provavo  una certa stanchezza e disorientamento:  fino a quel momento avevo sempre fatto delle scelte per avere l’approvazione e la stima altrui,e quando arrivò il momento di dimostrare  qualcosa a me stesso mi sentii come “ impreparato” …
Restava sempre vivo dentro di me il desiderio di realizzare qualcosa di  bello e di esserne quindi l’artefice , ma che cosa?
Il disegno non mi interessava più come in passato infatti rappresentare scene o cose reali non mi emozionava  come un tempo,volevo piuttosto  plasmare e dare forma  al nulla, pensai alla scultura e alla ceramica ma dopo i primi tentativi mi arenai , e capì che solo la bellezza e la forza dei colori mi avrebbe aperto nuove possibilità; mi cimentai così nella pittura ( olio su tela).
Dopo aver pasticciato diverse tele, dopo essermi infuriato per la mia inettitudine, dopo aver mollato e ripreso … sempre da autodidatta ,iniziai a dare grossolana espressione a tutte  quelle forme che  erano rimaste sopite dentro di me durante quegli anni.
  Inizialmente  le mie tele presentavano una pittura a puzzle, su cui ho lavorato per un po’ di anni, poi fu la volta delle spirali , così dall’astrattismo puro, cominciai a far convivere assieme  oggetti reali  e  paesaggi  da un lato,  e forme  volteggianti  e ondulate dall’altro, quest’ultime vivificavano  quella che da sola sarebbe stata a mio parere una rappresentazione “scontata”;
nel maturare questo stile mi ha da sempre accompagnato  l’amore per certi colori, come l’azzurro e tutte le sfumature del blu,  i colori della terra dal giallo ocra all’arancio ,e anche un nostalgico verde.
Ogni cromatismo nasceva dalla mia esperienza da autodidatta  quindi più lento ed elaborato a prendere consistenza ,ma ogni volta è stata una conquista, un’ evoluzione che mi permette tutt’ora di migliorarmi nella tecnica ad olio che in quanto   classica è in sè la migliore.
Sicuramente l’anno 2013 ha segnato una tappa importante nel mio percorso artistico, infatti grazie a persone a me care, ho avuto la grande occasione di prendere parte con dieci delle mie opere, a una mostra collettiva, tenuta a Trapani  mia città natale, sotto l’organizzazione di un brillante gallerista tedesco ,Horst Lex ,che ama la sicilia ma sopratutto Trapani tanto da  farne  la sua seconda città;
Horst ha saputo riunire diversi artisti Trapanesi di un certo calibro quanto ad esperienza e già molto apprezzati nell’ambito della pittura Trapanese; io quindi sono stato davvero fortunato a esporre con loro e a condividere delle belle emozioni, apprezzando per la prima volta quel  magico contatto tra artisti e pubblico,quindi non finirò mai di ringraziare tutti  coloro  con cui ho avuto modo di interagire durante le settimane di esposizione alla chiesa di sant Alberto nel centro storico di Trapani per il mio “debutto” nella vita artistica.

CONTATTI

krusos@tin.it

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